FederGEV Emilia-Romagna

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Mission

Cooperazione Internazionale


Regolamento Federgev Emilia Romagna sulle attività di Cooperazione Internazionale

Indirizzi comuni e regole operative condivise:

1) Federgev ER riconosce il settore delle attività di cooperazione internazionale a difesa dell’ambiente e della biodiversità, che, pur non essendo un settore prioritario dell’attività di volontariato Gev, ha assunto nel corso degli anni una sua fisionomia e importanza. Tale settore potrà avere una sua autonomia operativa.

2) Federgev ER nomina per questo settore, in analogia ad altri settori d’intervento, un “Coordinamento” per le attività di Cooperazione internazionale costituito da un Coordinatore responsabile, un Vice-coordinatore e 2 consiglieri che si riuniranno periodicamente convocati dal Coordinatore responsabile. Il Coordinatore centrale relazionerà con apposito punto all’O.d.G. alle riunioni del C.D. Federgev ER sui programmi in corso e le attività svolte.  I singoli raggruppamenti aderenti a Federgev ER, nomineranno un loro referente per questo settore a cui farà riferimento il “Coordinamento per le attività di Cooperazione internazionale” per tutte le comunicazioni e per gli aspetti organizzativi.

3) I Raggruppamenti Provinciali, per veder riconosciuta da Federgev ER una loro attività di cooperazione internazionale, potranno presentare in forma scritta al Coordinamento del settore, in unione fra loro o anche autonomamente, proposte e programmi di attività per una loro verifica e approvazione formale. In caso di giudizio positivo i proponenti dovranno periodicamente relazionare al Coordinamento per le attività di Cooperazione internazionale che provvederà annualmente a preparare una relazione del settore che verrà passata al C.D. Federgev ER per l’utilizzo del caso. L’attività dovrà essere pubblicizzata dai proponenti ponendo, affiancato al nome del/i raggruppamento/i, il nome e logo Federgev ER.

4) Le attività di cooperazione internazionale Federgev ER vengono identificate in tre settori: (a) missioni di volontariato, (b) progetti da realizzare, (c) accoglienza di volontari e visite di funzionari :
(a) Le missioni di volontariato Gev prevedono l’esclusiva partecipazione di iscritti Gev in forma ufficiale tesserata in una delle figure previste dai singoli raggruppamenti (gev, allievo, aspirante, sostenitore, etc) e sono organizzate normalmente nell’ambito di Federgev ER o autonomamente in accordo con il Coordinamento per le attività di Cooperazione Internazionale [1]. I Raggruppamenti provinciali possono presentare progetti in collaborazione con altre Associazioni di Volontariato operanti nell'ambito del progetto.

5) Gli iscritti Gev devono impegnarsi a rispettare le norme di comportamento, lo spirito e gli ideali Gev (vedi allegato decalogo di comportamento Gev in missione all’estero). Nei confronti degli interlocutori internazionali ogni partecipante risulterà a tutti gli effetti Gev e godrà dei diritti da questi riconosciuti alla Federgev ER e adempierà i doveri concordati. In caso di inadempienza o cattivo comportamento dei singoli, il raggruppamento organizzatore ne sarà responsabile nei confronti del Coordinamento Centrale e provvederà per gli opportuni provvedimenti disciplinari.

(a)Viene riconosciuta alla missione di volontariato all’estero una corrispondenza forfettaria di 4 ore servizio/die per un massimo di 10 giorni.

(b) I progetti presentati, in caso di giudizio positivo, possono essere realizzati autonomamente dai raggruppamenti proponenti che provvederanno a calcolare realisticamente costi e forze necessarie affinché il progetto sia portato a termine. I costi verranno sostenuti dai proponenti e nel caso di fondi Federgev ER disponibili per questo settore, potrà essere richiesto, contestualmente alla presentazione del progetto, un contributo Federgev ER.

(c) Viene promosso uno scambio di volontari e la visita di funzionari in Italia coordinando per tempo la loro accoglienza. I singoli raggruppamenti possono proporre queste possibilità nell’ambito di Federgev ER per coinvolgere altri raggruppamenti nell’organizzazione e supporto logistico ed economico. Potrà essere richiesto un contributo finanziario Federgev ER se disponibile. Queste attività verranno proposte per tempo (di norma almeno tre mesi prima dell’evento) presentando un programma di massima.

Le attività finora esposte, se organizzate da singoli Raggruppamenti GEV, non dovranno interferire o sovrapporsi ad analoghe iniziative già organizzate dal Coordinamento per le attività di Cooperazione Internazionale o da altri Raggruppamenti se non previo accordi.

Il Coordinamento per le attività di Cooperazione Internazionale Federgev ER adempiendo alle sue mansioni, promuoverà la conoscenza e pubblicizzerà, attraverso i canali informativi della Federgev ER, tutte le iniziative in programma.

6. I singoli raggruppamenti possono connettersi ad altre associazioni o entità esterne a Federgev ER attraverso accordi o patti d’azione comune che verranno formalmente fatti conoscere al coordinamento, tenendo però sempre distinti i ruoli e responsabilità del raggruppamento Gev.

7. Potrà essere previsto un Fondo Federgev per questo settore a cui potranno accedere i raggruppamenti aderenti al presente regolamento, con modalità di reperimento e di utilizzo delle risorse che saranno discusse nell’ambito del Consiglio Direttivo della Federazione Regionale FederGEV ER.

8. Il presente regolamento si applica a tutti i raggruppamenti aderenti a Federgev ER.


[1] Da ricordare che la legge regionale (L.R. n. 7, 31-11-2003, art. 18) prevede che le ONLUS
possano organizzare viaggi solo per i propri associati.

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a cura del segretario Valerio Minarelli


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